“La dimensione locale degli interventi riveste un ruolo cruciale per l’integrazione sociale della popolazione straniera. Allo stesso tempo lavorare in rete tra differenti attori pubblici e privati, unendo in un’ottica di complementarietà le varie risorse disponibili appare oggi imprescindibile per garantire il finanziamento di interventi rispondenti alle esigenze dei territori. Per far ciò occorre, sotto un primo profilo, favorire l’apertura degli enti locali agli apporti della società civile organizzata, includendo in questa prospettiva anche le Università che nell’ambito della loro “Terza missione” possono offrire uno “spazio neutro” di incontro di competenze e di progettazione, in cui mettere a confronto le esperienze locali con quelle del Terzo settore.”
Queste sono alcune delle riflessioni emerse nel gruppo di lavoro di Penisola sociale dedicato al tema “Cittadini stranieri, richiedenti asilo e rifugiati” e raccolte nel relativo documento di approfondimento e proposte.
Il gruppo di lavoro, coordinato da Francesca Biondi dal Monte, ha coinvolto: Tiziana Tarzia, Università di Messina; Enrico Gargiulo, Università di Bologna; Sonia Schellino, Assessore del Comune di Torino; Chris Tomesani, Responsabile ufficio di Piano e servizio sociale territoriale – Area welfare e promozione del benessere della comunità del Comune di Bologna; Marwa Mahmoud, Componente del Consiglio comunale del Comune di Reggio Emilia; Cosimo Palazzo, Direttore Area emergenze sociali del Comune di Milano; Marta Nalin, Assessore del Comune di Padova; Angelo Moretti, Presidente del Consorzio Sale della Terra.
Il lavoro del gruppo si inserisce in un percorso più ampio che ha condotto, attraverso il lavoro di 5 gruppi tematici e 3 conversazioni sul sociale, al Convegno nazionale per il ventennale della Legge 328/00 del 13 novembre 2020 e alla pubblicazione del volume I vent’anni della legge 328 del 2000 nella Penisola. Le trasformazione del welfare locale.
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