Tre sono i punti trattati dal Professor Ugo Ascoli in questa intervista:

  • il ruolo che svolge l’integrazione socio-sanitaria nella costruzione dei sistemi locali di welfare;

 

  • l’evoluzione del ruolo del Terzo Settore rispetto all’integrazione socio-sanitaria;

 

  • l’integrazione delle politiche per un nuovo welfare locale.

 

Quella dell’integrazione tra sociale e sanitario è una questione antica e complessa, ha detto il Professor Ascoli, già trattata a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Tuttavia, un welfare locale che funzioni deve integrare al sanitario e al sociale anche lavoro e istruzione, cosi come previsto dalla Legge 328/00.

Nell’intervista il Professore ci aiuta a capire i diversi livelli di complessità che, nella loro articolazione temporale, hanno reso veramente difficile l’applicazione di una visione integrata delle politiche. Questioni che vanno dalle diverse idee sulla governance di queste politiche, al dibattito sul ruolo pubblico-privato; dalla diverse forme territoriali che traducono programmazione e gestione dei servizi fino alle  sovrapposizioni e frammentazioni normativa.

Il COVID sarà l’occasione che favorirà l’applicare delle innovazioni organizzative che sono entrate ora nelle normative? E il PNRR, che sembra affrontare molte delle questioni che sono state considerate fino a qui delle criticità, come sarà tradotto sui territori?

Il virus ha dimostrato che è necessario un welfare di prossimità per il benessere delle popolazioni e che la grande complessità del contemporaneo può essere affrontata attraverso alleanze con tutti gli attori del territorio, in una più efficace amministrazione condivisa.